Guns N’ Roses a Imola, battaglia legale fra organizzatori

Barley Arts contro Live Nation: “Nostra l’esclusiva per l’Autodromo“. Il sindaco Manca: “Nessun problema“. Prevendita biglietti da venerdì 9 dicembre

Il cantante Axl Rose è il leader dei Guns N’ Roses

Il cantante Axl Rose è il leader dei Guns N’ Roses

Imola, 6 dicembre 2016 - L’autodromo di Imola esulta per il concerto dei Guns N’ Roses, ma rischia di ritrovarsi immischiato in un’inaspettata querelle giudiziaria. Dopo aver ufficializzato l’arrivo della band americana, attesa in città il 10 giugno 2017 per l’unica tappa italiana del tour europeo targato Live Nation (biglietti in vendita da venerdì 9 dicembre), il circuito emiliano-romagnolo è finito nel mirino della società Barley Arts. Quella che nel 2015 portò nell’impianto intitolato a Enzo e Dino Ferrari il mega-evento degli AC/DC con 92mila spettatori.

Il motivo è proprio il contratto triennale siglato lo scorso anno tra la realtà milanese guidata da Claudio Trotta e l’autodromo. Dopo l’arrivo di Brian Johnson e soci, l’intesa prevedeva infatti quello di altri big per i due anni successivi. Ma se per Barley Arts quell’accordo resta ancora valido, nonostante l’assenza di concerti nel 2016, secondo l’autodromo è risolto da tempo.

In un post su Facebook Trotta parla di «contratto di esclusiva» che «reputiamo sia stato violato e non rispettato». E per questo motivo spiega che la sua società «sta predisponendo un’azione legale» nei confronti di Formula Imola, gestore dell’attività del circuito, ritenuta colpevole di «aver dato disponibilità dello spazio a Live Nation», a suo dire «impropriamente», cioè «prima di quando avrebbe potuto farlo da contratto».

Non la vedono così né il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense, né il sindaco Daniele Manca. «Barley Arts faccia pure azioni legali: meglio una causa che avere zero concerti», ha replicato ieri il primo cittadino, nel giorno in cui si sono aperte le prevendite riservate agli iscritti al fan club dei Guns N’ Roses. «L’esclusiva? Io la interpreto più come un diritto di opzione che loro avevano – ha aggiunto –. Se Trotta vuole portare qui un concerto è ancora nelle condizioni di farlo, anche se avrebbe dovuto proporcelo entro il 30 novembre. Con gli AC/DC nel 2015 ha riacceso le luci del rock a Imola, è vero. Ma quest’estate ha portato eventi ovunque tranne che qui. E impedirci di usare l’Autodromo è un potere che non ha».

Per questo motivo Manca si definisce «tranquillo» e riconduce la battaglia che Trotta ha intenzione di intraprendere con Imola al «conflitto» in atto con Live Nation sulla questione ‘secondary ticketing’: la vendita sul web a prezzi gonfiati dei biglietti introvabili di molti concerti, a volte con il benestare degli stessi organizzatori. «Quei problemi non mi interessano – taglia corto Manca –. Non avremo avuto Bruce Springsteen nel 2016, ma con AC/DC e Guns N’ Roses possiamo scrivere un pezzo di storia del rock mondiale».

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